Promuovere l’efficientamento dei servizi della Pubblica Amministrazione non solo attraverso l’adozione di nuove tecnologie digitali, ma anche attraverso la diffusione delle tante eccellenze presenti in Italia è tra i nostri obiettivi primari. Ma come si presenta la PA italiana? Non quella raccontata dagli amministrativi o dai funzionari bensì quella raccontata dagli addetti ai lavori, da coloro che si trovano a dialogare quotidianamente con le PA per i motivi più svariati ma soprattutto per la propria attività lavorativa: i professionisti.
Abbiamo preso in esame proprio loro: geometri, ingegneri, architetti, periti che si raccontano, che condividono la loro esperienza che non è sempre negativa, molto spesso sfaldando il luogo comune che tutte le PA sono inefficienti e che il quadro sia drammatico. Ciò che emerge dalla nostra analisi è sicuramente molto interessante e degno di nota con degli esempi di proattività e propulsività.
Esistono eccellenze che lavorano a livello locale: la sfida è trovare il modo di capire quali siano stati i fattori di successo di queste esperienze, a livello di organizzazione, competenze, tecnologie utilizzate, e capire come esportare questi casi di successo nelle altre P.A.
Solo la diffusione delle buone pratiche e tutti gli strumenti utilizzati consente a tutte le amministrazioni locali del territorio nazionale di migliorare e adottare processi e mezzi di successo fornendo al tessuto sociale e alle imprese servizi di elevata qualità, create su misura e che rispondano alle loro esigenze reali. Secondo quanto emerge sebbene il trend generale sia negativo si registrano comunque numerosi casi virtuosi.
Entriamo nel vivo!
Abbiamo battuto a tappeto il territorio nazionale ed abbiamo conosciuto le PA in lungo e in largo. I professionisti che hanno risposto al sondaggio e che hanno avuto rapporti con la PA sono per il 43% Geometri, 16,4% Ingegneri, 11,9% Architetti, 8,9% Periti, 8,5% Avvocati, 7,8% Commercialisti e 3,5% altri professionisti. Il campione di riferimento ha avuto esperienze con PA distribuite come in Figura 1.

Figura 1
Ma quali sono i comuni realmente virtuosi? Al primo posto in Italia, con riferimento al campione esaminato il comune di Lucca, che si distingue per la propulisività e l’immediatezza nella risposta di una istanza presentata. A seguire il comune di Palermo e Valdobbiedene in provincia di Treviso per l’utilizzo di processi digitali e l’efficienza nella risoluzione delle problematiche presentate. Si distingue, inoltre, per eccellenza il comune di Botticino in provincia di Brescia, per aver dimostrato un buon rapporto di collaborazione ed un ottimo risultato per l’incarico ricevuto nell’ambito dell’ufficio tecnico. Altri comuni virtuosi si registrano presso Colleferro (RM) e Aprilia (LT), che registrano competenza, cortesia ed innovazione.
Dando uno sguardo più ampio riportiamo che la maggior parte dei professionisti ha affermato che, all’atto di richiedere un’informazione ad una PA, il riscontro non è stato immediato, infatti il 33,34% ha dichiarato che la risposta è arrivata dopo qualche giorno; il 28,58% ha dichiarato che la risposta è pervenuta dopo una settimana ed il 30,96% non ha avuto nessun riscontro (Figura 2).
Il 55% del campione esaminato ha dichiarato che le procedure di lavoro sono avvenute in maniera digitalizzata, mentre il 45% hanno avuto una pessima esperienza con le procedure digitalizzate della PA, a causa di una burocrazia farraginosa nella fase successiva, mostrando quindi, sì un approccio corretto al digitale, ma una necessità oggettiva di svecchiamento delle procedure.

Figura 2
E’ stato poi chiesto ai professionisti di dare un giudizio al servizio ricevuto presso l’ente di riferimento. Anche in questo caso il giudizio generale è stato scarso. Le uniche categorie che si scostano leggermente dalla media sono: la cortesia e la disponibilità del personale, la capacità di risoluzione dei problemi e la facilità di accesso all’ufficio.
È stato chiesto ai professionisti di esprimere una recensione del servizio offerto dalle PA. La percentuale più alta ha evidenziato un giudizio negativo in riferimento ai comuni del Centro e Sud Italia, mentre le buone pratiche si sono registrate nel Centro Nord.
Il trend generale vede una carenza di efficienza nella gestione dei processi sia nel digitale prevalentemente al Sud Italia con la necessità oggettiva di snellimento delle procedure ed un efficientamento della comunicazione. I nuovi modelli di comunicazione via smartphone, social media, le nuove professionalità e l’innovazione tecnologica consentono uno scambio costante di informazioni e servizi, ed è proprio da qui che deriva la necessità da parte delle PA di adottare metodi nuovi e strumenti digitali mobili al servizio dei cittadini, delle imprese e dei professionisti per rispondere con la massima efficienza e celerità tenendo conto dei bisogni reali di questi ultimi.